
L’opera è vicinissima per stile al rilievo con San Giovanni Evangelista e Papa Leone I nel Battistero Lateranense. La predella sopra l’altare raffigurante L’Arcangelo Michele, gli Apostoli e i SS. Antonio abate e Sebastiano, viene attribuita al pittore perugino Giovanni Battista Caporali. Il dipinto sulla parete di fondo riquadrato da una bella decorazione a stucco, raffigura San Gregorio Papa benedicente, opera del fiorentino Anastasio Fontebuoni, influenzato probabilmente dalla statua del Cordier e dall’affresco del Viviani nell’Oratorio del Triclinium, è databile al 1606/7. Attraverso una porticina a destra si entra nel piccolo ambiente denominato lettuccio di S. Gregorio risalente all’epoca del santo e trasformato in elegante celletta nel 1728. Sulla parete destra, protetto da una grata è il giaciglio di pietra dove, secondo la tradizione, il papa era solito riposare. Il dipinto secentesco che lo raffigura in tale giacitura si trova ora nel monastero. Nella cappella inoltre, la bellissima cattedra marmorea di età romana dove, secondo la tradizione, Gregorio sedeva per la recita delle omelie. Si può supporre che tale oggetto sia un riuso di provenienza delle vicine terme. Forse prima di questi restauri la cattedra era situata nella zona presbiteriale.